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La Via dell’Olio Lampante: Un Viaggio nella Puglia del Passato

Pubblicato da Symphonya Luxury sopra 18 Giugno 2024
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La Puglia, con i suoi paesaggi mozzafiato e il clima mediterraneo, è da sempre terra di grande produzione agricola. Tra le sue numerose eccellenze, l’olio d’oliva occupa un posto di rilievo, rappresentando non solo un prodotto di alta qualità ma anche un simbolo della cultura e della tradizione pugliese. In particolare, la produzione di olio lampante nel passato ci offre uno spaccato affascinante della storia rurale della regione, caratterizzata dai frantoi ipogei e dalle masserie d’epoca.

La Storia dell’Olio Lampante

L’olio lampante deve il suo nome all’uso che se ne faceva in antichità: veniva infatti utilizzato per alimentare le lampade ad olio. Non era commestibile a causa della sua elevata acidità, ma la sua produzione era comunque fondamentale per l’economia locale. La Puglia, con i suoi vasti uliveti, era uno dei maggiori produttori di questo prezioso liquido e Gallipoli era la capitale mondiale di questo prodotto. Le più belle città europee come  Parigi, Londra, Berlino, hanno usato l’olio lampante di derivazione pugliese per illuminare le strade fino a quando non arrivò l’elettricità.

I Frantoi Ipogei: Testimoni di un Passato Lontano

Una delle caratteristiche più affascinanti della produzione dell’olio lampante in Puglia sono i frantoi ipogei. Scavati nella roccia calcarea, risalgono a periodi molto antichi, alcuni addirittura all’epoca romana, rappresentano delle vere e proprie opere di ingegneria. Talvolta le grotte venivano ricavate dalla trasformazione di granai d’età messapica e di cripte di epoca bizantina presenti nel sottosuolo dei centri storici. Le gigantesche ruote venivano calate a mano. Erano luoghi bui e umidi, dove i contadini lavoravano duramente per estrarre l’olio dalle olive.

I frantoi ipogei erano composti da diverse stanze: una per la molitura, dove le olive venivano schiacciate con pesanti macine di pietra; una per la pressatura, dove la pasta di olive veniva spremuta per ottenere il liquido; e una per la decantazione, dove l’olio veniva separato dall’acqua e dalle impurità.

La lavorazione era interamente manuale e richiedeva grande abilità e forza fisica. I frantoi ipogei rappresentano un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore, testimonianza della vita rurale di un tempo e del duro lavoro dei contadini pugliesi. Sono i motori che hanno alimentato per secoli l’economia locale.

Le Masserie d’Epoca: Cuore della Vita Rurale

Accanto ai frantoi ipogei, le masserie d’epoca costituiscono un altro elemento chiave della storia agricola pugliese. Queste grandi fattorie fortificate, spesso risalenti al XVI-XVIII secolo, erano il fulcro della vita rurale. Le masserie non erano solo luoghi di produzione agricola, ma anche residenze per i proprietari terrieri e rifugi sicuri contro le incursioni dei briganti.

Le masserie erano strutture autonome, dotate di tutto il necessario per la vita e il lavoro quotidiano: abitazioni, stalle, granai, forni, pozzi e, naturalmente, frantoi. Ogni masseria aveva il suo uliveto, e la produzione di olio era una delle attività principali. Gli ulivi secolari che ancora oggi punteggiano il paesaggio pugliese sono testimoni di questa lunga tradizione.

La Rinascita del Patrimonio Culturale

Oggi, il turismo e l’interesse per le tradizioni locali hanno portato alla riscoperta e alla valorizzazione di questi luoghi storici. Molti frantoi ipogei sono stati restaurati e aperti al pubblico, offrendo visite guidate che permettono di rivivere l’antico processo di produzione dell’olio. Allo stesso modo, molte masserie sono state convertite in agriturismi e strutture ricettive di lusso, dove i visitatori possono immergersi nella bellezza e nella tranquillità della campagna pugliese.

La Via dell’Olio Lampante rappresenta quindi un percorso affascinante attraverso la storia e la cultura della Puglia, un viaggio che ci permette di apprezzare non solo i sapori e i profumi di questa terra, ma anche il duro lavoro e la passione che hanno caratterizzato la vita dei suoi abitanti.

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